Legge 40

Pubblicato il da Imma Palomba

La fecondazione artificiale oppure assistita è il processo col quale si attua l'unione dei gameti artificialmente, tramite l'osservazione al microscopio.Si parla di fecondazione omologa quando il seme e l'ovulo utilizzati nella fecondazione assistita appartengono alla coppia di genitori del nascituro, la fecondazione eterologa si verifica, invece, quando il seme oppure l'ovulo provengono da un soggetto esterno alla coppia.La fecondazione artificiale è stata oggetto negli anni di un articolato dibattito, in particolare relativo all'uso di alcune tecniche, come la fecondazione eterologa, la clonazione, la commercializzazione di embrioni, la maternità surrogata, la produzione di embrioni a fini di ricerca o di sperimentazione che suscitano controversie di tipo bioetico. In seguito a tale dibattito è stata varata la legge 19 febbraio 2004 n. 40 che ha vietato tali pratiche.La legge definisce la procreazione assistita come l'insieme degli artifici medico-chirurgici finalizzati al «favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dall'infertilità umana [...] qualora non vi siano altri metodi efficaci per rimuovere le cause di sterilità o di infertilità».Per effetto di alcune decisioni della Corte costituzionale è stata via via dichiarata l'illegittimità degli elementi essenziali della legge 40. In particolare il giudice delle leggi ha ritenuto incostituzionale il limite di produzione di tre embrioni nonché l'obbligo legislativo di "un unico e contemporaneo impianto". La Corte, dopo aver inizialmente respinto la questione di costituzionalità sul divieto di fecondazione eterologa, ritenendo tale scelta rientrare nel legittimo esercizio della discrezionalità del legislatore, ha in seguito dichiarato illegittimo tale divieto con la sentenza del 9 aprile 2014. Ora è stata riconosciuta l’atrocità di una norma della legge 40 che vietava il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta. Il divieto alla fecondazione eterologa aveva spinto fino ad oggi molte coppie al cosiddetto turismo procreativo. Ad andare all’estero per cercare di avere un figlio. Nella maggior parte dei casi perché l’infertilità era causata da malattie che costringeva loro a cercare un donatore di gamete. Talvolta perché magari uno dei due era stato sottoposto a cure chemioterapiche che l’avevano reso infertile.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post